Che la pasta si il prodotto abruzzese più venduto all'estero (sua maestà DE CECCO), lo sapevano tutti, ma a sorprendere quest'anno è stato il vino, registrando nei primi nove mesi del 2009 con un incremento del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2008, a fronte di un decremento dell'export nazionale del 5,7%.
I vini abruzzesi sono il Montepulciano d'Abruzzo, il Trebbiano d'Abruzzo e il Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo, che a quanto pare sono conosciuti ed apprezzati più all'estero che in Italia.
La cosa sorprendente è che le produzioni vinicole di altre regioni come Piemonte, Toscana e Veneto hanno visto, invece, restringersi la loro quota di mercato.
Nel periodo 2003-2008, invece, l'export abruzzese era passato da 234 milioni di euro di fatturato a 339 milioni di euro con una crescita del 44% in appena sei anni. Sono alcuni dei dati più significativi messi in evidenza nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, e del presidente del Centro Estero delle Camere di Commercio abruzzesi, Daniele Becci.
Insomma, L’agroalimentare abruzzese non teme la crisi e mostra dati in controtendenza rispetto a quelli nazionali.
Assessore all'Agricoltura Mauro Febbo
L’assessore Febbo durante la conferenza ha anche presentato le attività di promozione per il 2010 del comparto agroalimentare, ha spiegato: "Il programma è il frutto di una forte sinergia tra Regione, Arssa, Centro Estero delle Camere di Commercio e privati”, ha spiegato l'assessore Febbo, “e vedrà il meglio della produzione agroalimentare regionale apparire negli stand di almeno una decina tra le più importanti manifestazioni fieristiche del mondo". Infatti, si va dal Winter Fancy Food di San Francisco al Prodexpo di Mosca, dal Foodex Japan di Tokio all'International Food & Drink Expo di New Delhi. Intanto, il prossimo 16 febbraio si farà tappa anche a Pescara con il Road Show dei Vini. "Tuttavia”, ha rivelato l'assessore Febbo, “stiamo lavorando anche per essere presenti a Shangai in Cina in collaborazione con l'assessorato allo Sviluppo economico. Del resto, oltre ai consueti mercati internazionali ci interessa far conoscere i nostri prodotti di eccellenza anche a quelli emergenti come India e Brasile soprattutto per quanto riguarda i vini".
Il costo dell'intera operazione è di 825 mila euro. E' pari a 253 mila euro l'apporto finanziario della Regione mentre il Centro Estero delle Camere di Commercio copre una quota di 229 mila euro. I restanti 333 mila euro sono a carico dei privati.