Valdobbiadene (TV) - Meno burocrazia in agricoltura e, per tutelare il Prosecco a livello mondiale, lavorare ad una soluzione basata sul toponimo territoriale. Sono stati questi i temi chiave toccati dal vicepresidente della giunta regionale del Veneto Franco Manzato, intervenuto questa mattina a Villa dei Cedri alla giornata inaugurale dell’edizione 2008 del Forum degli Spumanti d’Italia, momento di confronto e valorizzazione sulle “bollicine” italiane.
La manifestazione è stata inaugurata ufficialmente dallo stesso ministro delle politiche agricole Luca Zaia, stappando con la sciabola un magnum di Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene.
Spumanti d’Italia
Le giornate dello spumante sono dedicate a tutti i vini italiani con le bollicine, ma la parte del leone la fa proprio il vino Prosecco, che da solo, con 100 milioni di bottiglie tra DOC e IGT, copre circa un terzo dell’intera produzione nazionale e incontra un successo crescente commerciale e di apprezzamento in tutto il mondo.
Nell’aggiornamento dello schedario viticolo, infine, è stato adottato il meccanismo del “silenzio – assenso” sui meccanismi di impianto ed espianto.
Quanto alla tutela del Prosecco, un orgoglio trevigiano e veneto e il più diffuso spumante italiano nel mondo, è stato istituito un tavolo di dialogo tra le province interessate e sono stati presi contatti con il Friuli Venezia Giulia.
Per garantire questo vino nel mondo la soluzione è quella di rifarsi al toponimo territoriale, per legare il nome del vino non al vitigno ma al territorio. Va da sé – ha spiegato Manzato – che in questo scenario le zone storiche di produzione pregiata avranno un ruolo specifico e determinante. Quanto alle politiche di promozione, il vicepresidente della Giunta veneta ha sottolineato che il Prosecco sarà...