Un progetto di filiera che racchiude oltre i due quinti della produzione nazionale di vini a denominazione: Territori DiVini. Per la prima volta il Consorzio per la Tutela dell’Asti, il Consorzio Vino Chianti Classico e l’Unione Consorzi Vini Veneti DOC uniti in un progetto per valorizzare la ricchezza enologica del territorio con un investimento di quasi 43 milioni di euro finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. LucianoPiona “Le imprese vitivinicole italiane si trovano ad affrontare un mercato del vino che in questi ultimi anni è radicalmente cambiato. – spiega Luciano Piona, Presidente di Territori DiVini - il tratto più saliente di questo mutamento è la diminuzione dei consumi di vino nei Paesi ad antica tradizione enologica e un crescente interesse da parte di nuovi Paesi. Inoltre nuovi attori si presentano nel mondo della produzione. Conseguentemente il mercato del vino ha una dimensione sempre più vasta, dove la componente internazionale riveste un ruolo via via più rilevante. Per affrontare questi mutamenti le imprese devono adottare nuove strategie, da qui il ruolo importante rivestito dall’innovazione di processo, di prodotto, organizzativa e di comunicazione & marketing. I tre consorzi coinvolti nel progetto Territori Divini hanno inteso impegnarsi nel sostenere un programma di ricerca rivolto al miglioramento quantitativo, qualitativo e di comunicazione delle produzioni vitivinicole nei propri ambiti di interesse.” Una cifra complessiva di 42.915.000,00 di euro con investimenti che hanno interessato tutti gli anelli della filiera vitivinicola: viticoltura, vinificazione, imbottigliamento, controllo di qualità sul processo di prodotto, ricerca, marketing (promozione, ricerche di mercato e pubblicità). La parte maggiore del finanziamento, 28 milioni e 308 mila euro, è stato destinato alle aziende coinvolte nel contratto di filiera per il miglioramento qualitativo della base viticola, attraverso ammodernamenti e razionalizzazione delle strutture di produzione. Un milione e 790 mila euro investiti nel sistema di tracciabilità di filiera per garantire conformità e certificazioni DOC e DOCG per la tutela di produttori e consumatori, 337 mila euro indirizzati alla formazione del personale, per operatore consorzio (tracciabilità e monitoraggio & comunicazione) e responsabile aziendale. Sette milioni e 570 mila euro utilizzati per la promozione con la partecipazione a concorsi, mostre e fiere in mercati consolidati come Germania, Inghilterra e USA ed emergenti, Russia, India, Corea del sud, Singapore e Messico. 2 milioni e 656 mila euro corrispondenti al costo della campagna pubblicitaria a copertura nazionale, quotidiani, periodici di settore, televisione, affissione. I restanti 2 milioni e 252 mila euro sono stati indirizzati ad un progetto di ricerca, realizzata con la collaborazione scientifica di istituti universitari e centri di ricerca pubblici e privati specializzati con il supporto tecnico del personale dei Consorzi di Tutela. La ricerca è stata articolata in cinque diversi progetti: l’analisi da telerilevamento, vitigni autoctoni, produzione di vini bianchi stabili, sviluppo e miglioramento dei vini passiti e storia e cultura della vite e del vino. I risultati ottenuti si sono dimostrati molto utili alle imprese trovando già prime parziali applicazioni.